sabato 11 ottobre 2008

IL LIBRO DELLE FACCE PIACE

Avevo perso i suoi contatti finito il liceo. Intelligente Fabio ma poco costante. A volte sosteneva interrogazioni brillanti, poi spariva per mesi. Ho scoperto che oggi è un funzionario del Parlamento Europeo a Bruxelles. Per questo mi piace Facebook: perchè mi sorprende. Non ricordo quando mi sono iscritta: lì sopra il tempo passa in fretta. Man mano però è stato sempre più divertente ritrovare compagni di scuola, amici di infanzia, ex fidanzati ma anche il vicino di casa, il compagno di corso, il professore dell'università. Ci sono tutti.


Facebook lo uso per tre motivi:



  1. ci metto la faccia: niente nick o soprannomi. Lì sopra sei tu, con il tuo nome e cognome.

  2. mi faccio gli affari degli altri: inutile nasconderlo, come ci si impiccia dei fatti degli altri su Facebook non lo si fa da nessuna altra parte.

  3. mantengo i contatti lontani: in un'unica pagina riesco a vedere cosa sta facendo Fabio a Bruxelles, Concha alle Canarie, Francesca a Milano. Fantastico!

Di Facebook non amo e non uso le catene di sant'Antonio, i regali virtuali e tutto ciò che c'è di troppo commerciale, così come non accetto amicizie di sconosciuti: lo trovo banale e superato. Facebook deve essere usato, a mio avviso, in maniera poco virtuale : è finita l'era della chat e del "da dove dgt?". Su FB ci sono persone in carne ed ossa: è questa la sua forza. I suoi numeri parlano chiaro: primo social network al mondo. E anche agli italiani sembra piacere molto: un milione e mezzo di iscritti con un tasso di crescita del 135%. Un record. Sociologi, uomini di marketing, giornalisti sono in fermento per interpretare questi dati e rilasciare opinioni sul fenomeno. Nessuno ha capito che tutta questa gente si è iscritta solo per un motivo: ammazzare il gattino virgola!










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